Legnano e la poesia: i premiati 2010
Vince un testo nel dialetto della Valle Intelvi
Revocati i premi al vincitore e a un finalista della sezione “italiano”
Franco Spazzi di Corsico (Milano) trionfa con la poesia dialettale La cotta (del ciclista), un testo calibrato sulla fatica del corridore che concorre a rilanciare immagine e simpatia per il ciclismo. Gli altri contributi finalisti premiati sono della ticinese Franca Da Rin-Pedrini con una simpatica composizione su un’agognata gita a Milàn e del bresciano Renato Laffranchini con Ventesèl su un singolare stato d’animo che svanisce alla brezza della sera.
Nella sezione “poesie in lingua”, a pochi giorni dalla cerimonia di premiazione, è purtroppo emersa una irregolarità: le poesie di due dei quattro finalisti, erano già edite su siti internet, in violazione al regolamento in base al quale “dovevano restare inedite fino alla premiazione”.
Il che ha comportato la revoca dei premi ad entrambi e cioè al vincitore, Fabio Franzin di Motta di Livenza (Treviso), e al finalista Gregorio Carbonero di Cremona. Si è voluto così riaffermare il rigore e la serietà di questo Premio, apprezzato negli anni anche per queste sue peculiarità.
Regolarmente premiati sono stati gli altri due finalisti per l’italiano, Marco Giudici di Cuggiono con la poesia “I canottieri di Kew Gardens” e Davide Nota di Ascoli Piceno con “Un episodio della Resistenza”.
La cerimonia di premiazione si è svolta a Legnano il 24 ottobre 2010 nella consueta cornice di Villa Jucker, sede della Famiglia Legnanese, l’associazione culturale che cura tutta l’organizzazione e col Comune promuove il premio di poesia.
La giuria, presieduta da quest’anno dal Prof. Franco Buffoni e composta da Giulia Borgese, Renato Besana, Federico Formignani, Paola Loreto, Ottavio Lurati e Uberto Motta con Giorgio D’Ilario segretario, aveva selezionato per la scelta finale 2448 poesie, di cui 166 nei dialetti di matrice lombarda. Caratteristiche di questo premio per poesie inedite sono la partecipazione gratuita e in forma anonima, in quanto la giuria giudica le opere, contrassegnate da un motto, senza conoscere chi è il concorrente.
Significativo il messaggio pervenuto dal Ministro ai beni culturali Sandro Bondi che “manifesta il suo sincero apprezzamento per il Premio di poesia, un programma di alto livello culturale, e invita tutti, soprattutto i giovani, a riscoprire lo spirito poetico che è dentro ognuno di noi”, mentre il presidente della Regione Lombardia Formigoni rileva, nel suo messaggio, che di questo Premio “colpisce in particolare il felice intreccio tra elementi tradizionali, come la sezione riservata ai dialetti lombardi, e la ricerca di nuovi talenti, garantita dalle poesie ‘anonime’ che mettono sullo stesso piano poeti noti e ignoti. Infatti la cultura, per non morire, deve essere una dinamica unione tra memoria, presente e futuro”.
Quest’anno la Famiglia Legnanese, che festeggia il 60° di fondazione, aveva istituito un premio speciale, che all’unanimità è stato assegnato alla memoria di Luciano Erba, illustre maestro della poesia contemporanea, per un ventennio presidente della Giuria del “Tirinnanzi”.